Silvia Angelini

Camminata ai laghi di Porcile

Un'escursione alla scoperta di tre laghetti alpini, nel cuore delle Orobie Valtellinesi



Il rosa dei rododendri, con il verde dei prati e dei pochi arbusti, che in autunno si colorano di ocra. Le acque azzurre e blu, che in inverno ghiacciano, ricoperte da neve copiosa. È in ogni particolare, da osservare e scoprire, che la natura è protagonista in questa escursione non troppo impegnativa. La meta sono i laghi di Porcile, laghetti di origine glaciale in Val Tartano, a circa 2000 metri di quota.

Il tempo di percorrenza è di 2 ore circa. Il dislivello è di quasi 600 metri.

Itinerario

Il punto di partenza è in Val Lunga (la valle a sinistra rispetto al centro abitato di Tartano), nei pressi della contrada Arale, quando la strada termina in località Scesure ed inizia, in prossimità di un tornante, il sentiero numero 112.

Siamo a circa a 1500 metri slm; qui il percorso attraversa un bosco di conifere e, poi, una serie di prati, con i muretti a secco, barek in dialetto, che una volta delimitavano le porzioni di pascolo e oggi raccontano il passato agricolo-pastorale della Val Tartano.
Superata la Baita Bianca, si attraversauna passerella in cemento sul torrente della Val Dordonella e una serie di tornanti in un fresco sottobosco. In sottofondo il mormorio delle acque del torrente Tartano, che scendono a valle, e che, poco sopra, sono da attraversare su un percorso di sassi nella piana con la Casera Porcile (1803 m slm),
Un bel prato in pendenza, fiorito con la bella stagione, accompagna verso la Baita Lares.

Al bivio seguire sul sentiero di sinistra.
Il percorso, indicato con i segnavia bianco-rossi, risale su roccia e sentiero, tra cespugli e pochi larici, sino a raggiungere - dopo un pianoro - il primo lago, a quota 2005 metri, detto “Piccolo”.
In sequenza, il dislivello è modesto, ci sono, ognuno in una sua conca, il lago “Grande” (2030 m slm) e poco più su, seguendo la segnaletica, il lago “di Sopra" (2095 m slm).

Il punto panoramico

Il sentiero 101, indicato da un cartello a pochi metri dal terzo lago, passando sui massi di una ganda raggiunge la cresta e il Passo di Tartano (2108 m slm). È su questa linea di confine tra la provincia di Sondrio e la provincia di Bergamo che, con lo sguardo verso la Val Tartano, c’è la migliore visuale sui laghi di Porcile.

Per chi ha desiderio di raggiungere i laghi di Porcile in inverno, con le ciaspole o gli sci, c’è la guida “Val Tartano. tutte le cime con gli sci” di Roberto Ganassa, fotografo ed appassionato di montagna, edita da Beno Editore.

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