Macelleria Scaramella

Violino di Capra: melodie “de carna seca”

Un prodotto tipico della Valchiavenna, presidio Slow Food, molto più che un semplice salume



Il Violino di Capra della Valchiavenna è uno di quei prodotti che vengono consumati soprattutto nella stagione fredda. Stimola la convivialità e rappresenta bene quel senso di socialità diffuso dalla “schola de umanità” dei Crotti.

Il Violino di Capra non è un semplice salume. Nasce da un’antica tradizione locale che prevedeva regole precise per la preparazione e conservazione della coscia o della spalla di capra. Un capolavoro di gastronomia, tanto da meritarsi l’istituzione di un Presidio di Slow Food!

Come mai si chiama Violino di Capra?

Il nome deriva essenzialmente dalla forma, che richiama appunto quella di un violino, con la zampa a fungere da manico e la massa muscolare da cassa. Il modo con cui lo si affetta, prelevando riccioli di carne con coltelli a lama stretta, somiglia moltissimo al gesto che compiono i violinisti mentre suonano il loro strumento.

Dove nasce e come si consuma il Violino di Capra

Originario della Valle Spluga, dove le caratteristiche climatiche ne garantiscono la migliore riuscita, il violino di capra è oggi diffuso in tutta la Valchiavenna. L’antico transito di persone sui valichi alpini circostanti, provenienti da Germania, Austria e Svizzera, ha stimolato e fatto crescere le tecniche di lavorazione e di salagione delle carni.

Come ricorda anche il Presidio Slow Food, la tradizione vuole che il violino passi di mano in mano e che ogni commensale affetti la propria porzione. Si tratta quindi di un salume che non si acquista a fette, ma si consuma intero.

Un tempo il Violino di Capra veniva fatto stagionare nei Crotti, con una ventilazione ideale alla maturazione lenta. Vi consigliamo di gustarlo in compagnia, prendendo il tempo necessario ad apprezzare questo simbolo della storia locale, magari accompagnato da un buon calice di rosso di Valtellina.

Oltre al Violino di Capra, suggeriamo di assaggiare un altro salume tipico della Valchiavenna, ovvero la Brisaola, un altro prodotto sempre molto apprezzato dai nostri clienti della Macelleria Scaramella.

CONTATTI
Macelleria Scaramella
via Corti 45, Campodolcino
tel. 0343 50175

Maggiori info su http://www.valchiavenna.com/it/prodotti-tipici/Il-violino-di-capra.html

Photo credits:
Consorzio Turistico della Valchiavenna
Samuel Confortola
Annapurna Media

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