David Pinto
David Pinto

Tirano: città ricca di storia e tradizioni da scoprire

Arte, vino e cultura in Valtellina da gustare a ritmo slow



Preziosa e unica nella sua collocazione al centro della Alpi, Tirano è una città ricca di storia, arte, cultura e tradizioni tutte da scoprire.

Nel 2008 Tirano diventa Città Slow, un comune che è al passo con la modernità. Preserva l’anima della propria comunità e promuove il valore del buon vivere.

Nel 2010 Tirano diventa anche Città del Vino, valorizzando e promuovendo il vino del territorio, ma soprattutto è punto di arrivo e partenza di uno tra i più affascinanti e ammirati patrimoni UNESCO: Il Trenino Rosso del Bernina.

Un crocevia di cultura tra Italia e Svizzera, dove poter ammirare la bellezza del paesaggio alpino incollati al finestrino. Un percorso lento che scorre davanti ai nostri occhi regalando scenari da favola.

Andando indietro nel tempo Tirano conobbe tra i suoi abitanti Etruschi, Tirreni, Galli e poi infine i Romani ai quali, probabilmente, deve il suo nome attuale.

Rinchiusa tra la sua cinta muraria e le sue porte, già Carlo Magno, nel Medioevo, aveva compreso l’importanza di Tirano e delle sue vie di accesso verso i grandi valichi alpini e prealpini.

La chiesetta medievale di S. Perpetua, la grande Cinta Muraria quattrocentesca voluta da Ludovico il Moro con le sue porte Bormina, Poschiavina e Milanese, ancor oggi fulcro urbanistico e di identità cittadina.
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La Basilica della Madonna di Tirano

Prestigiosa e tra le attrazioni più importanti di Tirano vi è la cinquecentesca Basilica della Madonna di Tirano, voto per l’Apparizione il 29 settembre 1504 della Beata Vergine. La basilica fu edificata tra il 1504 e il 1513, proprio sul finire della dominazione francese e poco prima dell’inizio di quella dei Grigioni.

Il cuore di Tirano è proprio in questo Santuario cinquecentesco, uno scrigno di arte e storia, eretto dalla fede popolare dopo l’apparizione della Beata Vergine a Mario Omodei nel 1504. Il Santuario eletto nel 1927 da Papa Pio XI a Basilica romana minore, con le sue tre navate a croce latina è anche il più importante esempio del Rinascimento in Valtellina.
Gli interni presentano una massima espressione dell’arte barocca, con i suoi stucchi e le sue sculture, ma soprattuto negli intagli e gli altorilievi dell’imponente organo seicentesco.

La basilica custodisce al suo interno un organo monumentale di grandi dimensioni realizzato con legno locale e composta da ben 2200 canne e due tastiere.
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Museo Etnografico Tiranese

Nella piazza del Santuario vi è il Museo Etnografico Tiranese, ospitato presso la settecentesca Casa del Penitenziere. Il museo offre raccolte che documentano, attraverso gli oggetti e alcune ricostruzioni dell’ambiente, la vita e le attività tradizionali contadine e degli artigiani della valle.

Nel museo sono esposti anche alcuni dei più importanti pezzi provenienti dalla Basilica, fra i quali gli splendidi paramenti sacri donati dal Cardinale Richelieu nel 1636.
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Tra le vie del centro i palazzi storici

A Tirano è facile imbattersi tra le vie del centro nei tanti palazzi che regalano alla città un respiro di arte, nobiltà e cultura.

Tirano si impreziosisce grazie ai suoi palazzi storici. Tra le più importanti dimore valtellinesi c’è il Palazzo Salis, appartenuta alla potente famiglia svizzera dei Conti Sertoli Salis.

Costruito agli inizi del 1600 è oggi visitabile nel suo circuito museale di 10 sale magnificamente affrescate, arredate con mobili d’epoca, dipinti originali ed allestite con importanti documenti della storia dei Salis e della Valtellina.

Proseguendo per le strade del centro storico si incontra il Palazzo Merizzi, ristrutturato tra la fine del seicento e inizio settecento, accorpando due palazzotti cinquecenteschi preesistenti.
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Nella corte interna si possono ammirare facciate con finestre incorniciate da eleganti decorazioni a stucco e portici e loggiati con gli stemmi delle donne andate in sposa ai Merizzi.
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Tirano città storica che preserva le sue origini

Quando percorri le strade del centro storico di Tirano ti sembra che il tempo si sia fermato. Con le sue numerose chiese, i palazzi storici, e le botteghe che sono rimaste intatte come una volta.

E' proprio in queste strade che puoi fermarti e scoprire anche le specialità enogastronomiche della Valtellina. La bresaola unico e inimitabile con il suo marchio IGP, salume di alta qualità ricavato dai tagli della coscia bovina.

I pizzoccheri, piatto tipico valtellinese, sono caratterizzati da tagliatelle ottenute da un impasto di farine di frumento e grano saraceno.

I chisciöl, frittella a base di grano saraceno e formaggio.

I piatti tipici della Valtellina vanno gustati accompagnati dagli altrettanti vini locali che nascono grazie al nebbiolo. Qui potrai degustare il Valtellina Superiore, il Rosso di Valtellina e lo Sforzato.

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