Gita al lago di Mezzola

Escursione al tempietto di San Fedelino, una chicca nascosta della Valchiavenna



Il modo per visitare e apprezzare pienamente la bellezza della Valchiavenna è quello di percorrere a piedi i sentieri che da Colico conducono a Chiavenna. Si tratta di escursionismo di qualità per camminatori dal palato fine, per viandanti che oltre al contatto con la natura gradiscono itinerari storico culturali, tradizioni, artigianato e buona cucina.

Eccoci quindi a proporre una insolita chicca che ci porterà in barca da Campo Mezzola a Dascio, poi a piedi alla chiesetta di San Fedelino e di nuovo via lago al pontile di Campo Mezzola.

Occorre preventivamente prendere accordi con il simpatico e disponibile Gianni, titolare dell’agriturismo Val Codera ( tel. 346 2246391 ) e del chiosco con annesso pontile sul lago. Gianni ci accompagnerà illustrandoci sia la fauna ornitologica che i numerosi siti di interesse naturalistico e storico. Navigheremo lungo la costa occidentale dove si alternano boschi, aspre e imponenti rocce, cascate, prati e casolari che si riflettono sulle acque tingendole di mille diversi colori e sfumature. Con la mole del Legnone in bellavista a chiudere l’orizzonte raggiungiamo in breve il canale, caratterizzato a est dai canneti della riserva Pian di Spagna, che ci conduce al pontile di Dascio.

Salutato e definiti gli accordi con Gianni per il rientro, nei pressi della chiesa seguiamo in via Bruga le indicazioni per San Fedelino e in pochi minuti guadagniamo il punto panoramico detto “Sasso di Dascio” ove sorge una chiesuola in memoria ai caduti in guerra. Il luogo merita una sosta. Bellissima e suggestiva la vista che ci accompagnerà per tutto l’itinerario sul lago, la val Codera, la val di Rat, il sasso Manduino e il Legnone.

Riprendiamo il cammino che si snoda sull’antica via Regina. In direzione nord tra splendidi e antichi castagni raggiungiamo un caratteristico ponte dalle arcate in pietra. Si alternano ora fra muretti a secco, brevi ripide salite a tratti pianeggianti. Superiamo un altro ponticello di legno e quindi un tratto gradinato ci conduce al dosso di Brentaletto, (m.490) punto più elevato dell’escursione. Poco oltre una palina segnavia indica il percorso storico della “Via Francisca” per S. Fedelino e a destra per il belvedere e la variante (EE) sempre per S.Fedelino.

Seguiamo quest’ultima e in pochi minuti guadagniamo il terrazzo naturale strapiombante sul lago. Qui lo spettacolo è esaltante, il lago di Mezzola, soggetto e attore principale dell’incantevole scenario, riflette nelle sue acque il magnifico corollario di montagne, valli e paesi. Da qui in 20 minuti si scende alla Mera e al tempietto. Il sentiero è davvero ripido e impegnativo (EE) e in alcuni tratti decisamente esposto. Raccomando la massima cautela a chi scegliesse questa opzione.

Possiamo altrimenti tornare al bivio e seguire la “ via Francisca” che scende più agevolmente sul versante opposto regalandoci magnifici scorci panoramici sulla piana di Chiavenna. Superiamo un’ultima rampa rocciosa dal nome evocativo “scalinata della Regina” e siamo sulla sponda orografica destra della Mera. Ne seguiamo il corso e in dieci minuti eccoci nella quieta radura dove sorge il tempietto di San Fedelino.

Un centinaio di metri a ovest e ci affacciamo sulla splendida e davvero fotogenica baia del pozzo di Madrone, con tanto di spiaggia e pontile. Una volta appagata, con si tanta bellezza la vista e l’anima, non rimane che telefonare a Gianni per il rientro.

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