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La raccolta dei mirtilli nel giorno di Sant'Anna

Come da tradizione, a Madesimo il 26 luglio è la giornata dedicata alla raccolta di questi piccoli frutti



Sono belli, sono buoni e sono il frutto dell’estate, in montagna. Stiamo parlando dei mirtilli, delizia del palato, ottimi se mangiati in compagnia di un buon gelato, ma stupefacenti se presi direttamente dalla piantina, a uno a uno, con le mani che si colorano di viola e la bocca che non smetterebbe mai di divorarli.

Il mirtillo selvatico, il cui nome scientifico è Vaccinium myrtillus, è molto presente lungo l’arco alpino, cresce fino a 2mila metri di altitudine. Il suo habitat preferito sono boschi, pascoli di montagna oppure le macchie spontanee in associazione con altre specie, come il rododendro.

In Valle Spluga, tradizionalmente, la raccolta, consentita solamente a mani nude, prende il via il 26 luglio, giorno di Sant’Anna.
  • Piante di mirtillo

Mirtillo selvatico e mirtillo coltivato: quali sono le differenze?

Le differenze tra il mirtillo selvatico e quello coltivato sono sostanzialmente due:
  1. la dimensione: quello selvatico è più piccolo, e quindi più difficile da raccogliere;
  2. la colorazione della polpa: chiara in quello coltivato e viola nel mirtillo che si trova sui monti. Ed è proprio il succo sprigionato dalla polpa che conferisce alle mani quella violacea colorazione.
Il mirtillo nero, ricco di vitamina A e C, è noto per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e vasodilatatorie, aiuta nella cura dei disturbi del sistema cardiocircolatorio.

Esiste anche un altro tipo di mirtillo, quello rosso, le cui bacche sono impiegate in confetture e gelatine, mentre le foglie possono essere fatte essiccare e utilizzate per infusi dal potere diuretico.
Mirtilli selvatici
Mirtilli coltivati

Mirtilli a Madesimo: dove trovarli e come impiegarli?

Imbattersi in una piccola piantagione di mirtilli, a Madesimo, non è così difficile, soprattutto se si passeggia nelle zone del fondovalle, nel bosco che sale verso Motta e sull’Alpe Groppera, magari facendo prima un giretto sulla cabinovia. Sporcarsi le mani, gustare i frutti direttamente da dove nascono e respirare il profumo della terra è una delle esperienze estive più apprezzate.

Soprattutto se poi il raccolto viene impiegato per fare la deliziosa “Torta Madesimo”, preparata con noci, farina di grano saraceno e deliziosi mirtilli viola.

A proposito: ecco qui alcune proposte per una giornata di gusto a Madesimo ;)

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  • La caratteristica torta madesimina

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