Luisa Ambrosini
Tacchi e Pentole

La storia della Pesteda di Grosio

Il condimento aromatico tipico della tradizione gastronomica valtellinese



Cos’è la pestèda?
La Pestèda è un condimento/insaporitore aromatico tipico della tradizione gastronomica valtellinese nello specifico di Grosio e dintorni.
Si tratta di un battuto a base di aglio, sale, pepe, foglie di achillea nana (girupina o gerupìna) e timo serpillo (peverel) raccolto in Valgrosina e preparato secondo l’antica tradizione che viene tramandata, e segretamente custodita, di generazione in generazione dalle nonne grosine.

Ogni famiglia utilizza infatti una diversa ricetta per la preparazione della Pestèda, alcuni aggiungono agli ingredienti base un goccio di vino, di brandy, di grappa, oppure bacche di ginepro.
E’ senza dubbio un insaporitore dal gusto forte e deciso che può essere utilizzato su tantissimi piatti tipici valtellinesi: dai pizzoccheri alle zuppe di pane di segale, dagli stufati ai formaggi.
A Grosio esiste una vera e propria “Confraternita Amici della Pestèda”, la quale ogni anno organizza un concorso per decretare “La miglior Pestèda“.

La ricetta della pestèda di Grosio

Ingredienti per realizzare la pestèda:
  • 120 g di pepe grosso
  • 15 spicchi di aglio
  • 120 g di sale grosso
  • 20 bacche di ginepro
  • 1 cucchiaio di erba Iva o Achillea Moscata
  • 1 cucchiaio di Peverel o timo serpillo
Preparazione della pestèda:
Per preparare la pestèda si inizia con il pestare il pepe e il sale, successivamente si passa a tritare il timo selvatico e l’achillea.
Il tutto viene mescolato con l’aglio schiacciato. Si mette il trito ottenuto in un vasetto per conservare al meglio i profumi. La pestèda non deve mai seccare, per questo la si deve bagnare con del vino rosso o della grappa.

Qual è la storia della pestèda di Grosio?

Le origini della pestèda sono legate all’importazione del pepe in Valtellina dalla Serenissima Repubblica di Venezia nel XVII secolo.
Le famiglie di Grosio continuano a preparare la pestèda secondo antichi metodi segreti, tramandati solo all’interno dei nuclei familiari.
Ricordate sempre: “La pestèda grùsina l’è ’na gran medesìna”

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