Benedetta Gazzoli
Info Piuro

Piuro, la Pompei delle Alpi

Storia e curiosità del piccolo borgo in Valchiavenna



Piuro, a soli due chilometri da Chiavenna, è un paese alpino della Val Bregaglia italiana, territorio storicamente di grande importanza per il collegamento tra la Lombardia e il Cantone svizzero dei Grigioni. Con la sua affascinante storia, Piuro ha sicuramente molto da offrire e di seguito andremo ad illustrarlo.

Piuro, ricco borgo della Valchiavenna

All’epoca l'antico borgo di Piuro era famoso in gran parte dell'Europa per la produzione di caratteristiche pentole (laveggi) costituite da una pietra particolarmente tenera e resistente al calore: la pietra ollare.

Essa fu il motivo principale del grande successo economico del borgo in quanto veniva considerato il principale centro della Valle per l'estrazione e la lavorazione di questo materiale; inoltre Piuro era collocato in una posizione strategica al centro dei traffici commerciali con il resto dell'Europa attraverso il Passo del Maloja e del Septimer.

La maggior parte delle cave erano concentrate proprio fra Piuro e Chiavenna e al loro interno i cavatori estraevano dei blocchi cilindrici di pietra che venivano portati a valle e lavorati nei laboratori sul fiume Mera, appositamente costruiti sulle sue sponde per poter azionare i torni sfruttando la forza idraulica dell’acqua.
Le mani esperte dei piuraschi riuscivano quindi a ricavare più laveggi di diverse dimensioni, dal più grande al più piccolo, sfruttando così fino all’ultimo la pietra.

Ad oggi questa attività viene praticata da un unico artigiano, Roberto Lucchinetti, che porta avanti la tradizione antichissima nel suo laboratorio a Prosto di Piuro, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale (qui il suo racconto sul blog)
  • Roberto Lucchinetti mentre lavora la pietra ollare

La tragica frana del 1618

La notorietà del borgo però non è data soltanto da questo ma bensì dalla tragica storia risalente al 4 settembre 1618, giorno in cui un’enorme frana seppellì e spazzò via il paese con i suoi mille abitanti.

Dell’antica Piuro rimangono alcune testimonianze fra cui reperti come monete, spade, utensili (conservati presso il “Museo degli Scavi” nella sacrestia della Chiesa di Sant’Abbondio a Borgonuovo) e due importanti strutture: Palazzo Vertemate Franchi e il palazzo Belfort di cui ancora oggi sono visibili gli imponenti ruderi. Quest’ultimo apparteneva ad una delle famiglie facoltose di Piuro e trovandosi all’estremità orientale del borgo, fortunatamente è sopravvissuto ai danni causati dalla frana.
Piuro prima della frana
Piuro prima della frana
Piuro dopo la frana
Piuro dopo la frana

Interni di Palazzo Vertemate Franchi Ruderi di Palazzo Belfort

Piuro come Pompei: le continue e recenti scoperte

Ed è proprio a Belfort che hanno avuto luogo le ultime campagne di scavo (grazie al progetto Interreg ed alla collaborazione con il Dipartimento Culture e Civiltà dell'Università di Verona) in cui sono state fatte alcune scoperte davvero interessanti.

Le più recenti sono avvenute in occasione della realizzazione di terrazzamenti per la messa in sicurezza dell'area della "Cantina del Piocc" in cui sono stati rinvenuti elementi architettonici di grande interesse e peculiarità. Nello specifico si parla di una colonna in pietra finemente decorata oltre ad elementi di arenaria scolpita di cui una rappresentante un volto femminile molto simile a quelli della "Sala delle Cariatidi" a Palazzo Vertemate Franchi.

Inoltre, come riportato dall'esperto Mattia Cantatore dell'Università di Verona, con il prosieguo dei lavori i ritrovamenti sono aumentati: resti di edifici quali una rampa di scale, pavimentazioni in pietra e muri perimetrali che cingevano probabilmente un'area giardino.

Da questa campagna di scavo ci si aspettava tutto fuorché ritrovamenti di questa importanza e unicità; da una messa in sicurezza è apparsa quella che sembra essere una palazzina rinascimentale di tutto rispetto e Piuro si conferma ancora una volta una delle zone più affascinanti e ricche di storia del panorama alpino.

Post correlati